Il mercato di riparazione come summa di tre anni di gestione Tesoro

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(Premessa doverosa: l’articolo non fa il minimo accenno all’esonero di mister Pagliari, è talmente assurdo esonerare un tecnico alla prima sconfitta che aspettiamo una dichiarazione sua e della società prima di poterci esprimere)

 

Si è concluso ieri sera alle ore 23:00 il mercato di riparazione 2015, mercato da cui il Lecce doveva attingere a piene mani per porre rimedio all’ennesima situazione di emergenza venutasi a creare da quando siamo in C. Indubbiamente qualcosa è stato fatto, ma nello specifico cosa e come?

Dopo aver patito nel girone d’andata le conseguenze delle scelte del precedente allenatore, figlie a loro volta della sua ormai acclarata incompetenza in materia, già da dicembre avevamo l’occasione di riportare questa stagione sulla retta via, ma per far ciò erano necessari alcuni aspetti: consapevolezza degli errori a cui porre rimedio, competenza nel porvi rimedio e tempismo nel porvi rimedio…

Premesso questo, andiamo ad analizzare nel dettaglio il nostro mercato di riparazione…

La settimana che era passata dalla sconfitta di Ischia all’esonero di mister Lerda già aveva fatto intuire ai più che il primo giorno di mercato non avremmo visto volti nuovi, ma sinceramente pochi avrebbero pensato che ci saremmo ridotti agli ultimi dieci minuti dell’ultimo giorno per mettere una toppa su una situazione presente da mesi.

Questa squadra già in origine era stata costruita male, sia dal punto di vista qualitativo che da quello quantitativo, ad esempio presentarsi ai nastri di partenza con solo tre attaccanti in rosa (tra l’altro con cento primavere addosso sommando le rispettive età) quando il modulo con cui intendi giocare prevede l’utilizzo continuo di due di essi già è folle, affidarsi poi a gente che ha più dimestichezza col le grigliate che con i gol è la classica goccia che fa traboccare il vaso! 

Da questo esempio dovrebbe essere chiaro il primo reparto su cui intervenire: l’attacco! Le operazioni da fare erano semplici, liberarsi di Della Rocca (schierato praticamente sempre, un solo gol all’attivo e un rigore sbagliato) e prendere un sostituto per Moscardelli (ha praticamente retto il peso dell’attacco da solo per un intero girone, non gli si può chiedere nulla di più) e uno per Miccoli (anche se in questo caso, visti i continui infortuni forse dovremmo parlare di un titolare da mettere al posto di Miccoli), ma questo, se veramente l’obiettivo stagionale è la promozione, andava fatto già a dicembre ed ufficializzato a gennaio; cosa è successo invece? È successo che Miccoli a gennaio quasi non si è visto, Della Rocca ha dato un contributo nullo e il povero Moscardelli si è ritrovato a lottare da solo per ben cinque partite, visto che solo ieri sera alle ore 22:50 sono arrivati i tanto attesi attaccanti! Nello specifico arrivano dal Novara e sono Manconi e Gustavo, una prima punta e un trequartista arrivati in cambio di Della Rocca. Personalmente non li conosco, ma se ne parla bene, la mia unica considerazione da fare è questa: peggio di quello che andranno a sostituire non potranno fare, è impossibile.

Dopo l’attacco veniamo al centrocampo, in questo reparto in estate la squadra era stata ben assemblata, o almeno questo era quello che pensavamo allora, la prima parte del campionato invece ci ha detto che Doumbia e Carrozza, i due esterni, non si sono dimostrati all’altezza di un campionato professionistico, figuriamoci di una squadra che almeno a parole puntava alla promozione. I sostituti sono arrivati e almeno uno dei due, Herrera, sembra essere un buon acquisto, dell’altro invece non possiamo dire nulla, perché così come i suddetti attaccanti è arrivato solo nella giornata di ieri, si chiama Embalo, è un giovane di proprietà del Palermo e arriva nella nostra squadra direttamente dalla panchina/tribuna del Carpi, staremo a vedere.

Infine passiamo alla difesa, teoricamente il reparto non era messo male dopo il mercato estivo, ma purtroppo gli infortuni di D’Ambrosio e Diniz, l’incompatibilità col gioco del calcio di Donida, l’involuzione fisica e mentale di Lopez e l’assegno di pensione di Rullo ci han fatto giocare per tutto il girone di andata senza terzini. Per qual che riguarda la fascia destra fortunatamente Donida è stato mandato a far danni altrove, il lungodegente D’Ambrosio pure ci ha lasciati (questa dobbiamo capirla, lo abbiamo aspettato per un’intera stagione per poi cederlo? boh!) ed è stato preso tale Beduschi, di lui sappiamo che si era recentemente svincolato dal Monza e nulla più, per quel che riguarda la fascia sinistra è arrivato Di Chiara dal Catanzaro, le sue prime partite sono state incoraggianti, ma sinceramente, se il termine di paragone è il Lopez di quest’anno si tratta di vincere facile…! La mossa davvero incomprensibile è stata la cessione di Martinez, sia dal punto di vista numerico, sia dal punto di vista qualitativo, un giocatore come lui in serie C è un lusso; non penso che l’ex Berretti Pino, rientrato dal prestito al Matera, sia all’altezza di sostituirlo!

In sintesi abbiamo visto che quasi tutte le operazioni da fare sono state fatte, a dicembre eravamo tutti concordi sul fatto che questa squadra necessitasse di due attaccanti, due esterni di centrocampo, due terzini e forse anche un portiere (è arrivato pure quello, Scuffia dal Catanzaro), quindi numericamente possiamo ritenerci soddisfatti, per quel che riguarda l’aspetto qualitativo sarà il campo a parlare, ma per quel che riguarda i modi e la tempistica… beh… qui iniziano i dolori…

Vi ricordate i tre aspetti necessari di cui parlavo all’inizio del post? Analizziamo l’operato di Antonio Tesoro secondo quei parametri e alla luce del mercato da lui concluso…

Consapevolezza degli errori a cui porre rimedio

Molto bene, ha dimostrato di aver capito le carenze della squadra!

Competenza nel porvi rimedio

Mi risulta davvero difficile dover giudicare questo aspetto senza risultare offensivo, dopo essersi fatto deridere dal Martina Franca per Montalto ed Arcidiacono il nostro ds ha inseguito per un mese Maikol Negro della Salernitana, per poi vederselo negare l’ultimo giorno (per far capire lo svolgimento della trattativa diciamo solo che ha proposto uno scambio alla pari con Della Rocca). Sempre per un mese ha inseguito Calderini del Cosenza, tanto da venir data come operazione ormai fatta da vari siti internet, ma alla fine dell’esterno offensivo calabrese non c’è traccia nel Salento. Infine nell’ultima ora di mercato ha formalizzato lo scambio di prestiti col Novara di cui abbiam parlato, ma tale scambio prevede che la differenza di ingaggio del nostro ex “amato bomber” sia pagata comunque dal Lecce…

Tempismo nel porvi rimedio:

Dobbiamo pure parlarne? A dieci minuti dalla fine del mercato di riparazione in attacco eravamo esattamente come a settembre, ma con l’aggravante che Miccoli è perennemente infortunato e Della Rocca perennemente scarso, nel frattempo erano terminate cinque lunghe partite in cui i nuovi arrivi sarebbe serviti come l’acqua nel deserto, cinque partite in cui non solo non abbiamo recuperato nulla su chi ci precede (e visti gli avversari incontrati era ampiamente possibile) ma siamo riusciti nell’impresa di mettere una pietra tombale sulle residue speranze di primo posto!

In conclusione, in questi 28 giorni di mercato, Antonio Tesoro è riuscito a farci vedere tutto il suo repertorio di improvvisazione e dilettantismo. Come da tre anni a questa parte, prima crea un problema (ovviamente non ce ne sarebbe bisogno, ma ricordiamo che se ci troviamo per il terzo anni di fila in situazione emergenza è sempre a lui che bisogna andare a chiedere spiegazioni!) poi cerca di porvi rimedio, a volte ci riesce, ma sistematicamente male e fuori tempo massimo!

Due anni fa Lerda andava esonerato a dicembre, il ritardo nel cambio ci è costato la promozione!

L’anno scorso Moriero non andava proprio preso, quelle prime giornate ci son costate la promozione!

Quest’anno era da folli confermare Lerda e affidargli la costruzione della squadra, nonostante questo c’era tempo e modo di rimediare… il tempo è stato fatto passare, il modo lo abbiam visto. Ci costerà anche quest’anno la promozione? Lo vedremo, i playoff sono comunque raggiungibili…

Del resto se questi tre anni ci hanno insegnato qualcosa è che il livello di questa serie C è talmente scarso che spesso anche con incompetenza e disorganizzazione si riesce ad essere competitivi…

Non ci rimane che sperare!

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