Lecce – Andria 2-2 e il campionato resta aperto

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Lecce - Andria

Neanche il tempo di gioire per la vittoria di Cosenza, che il Lecce rimette in gioco Trapani e Catania, facendosi recuperare due gol da una modesta Fidelis Andria, una delle squadre tecnicamente meno qualitative del girone, ma molto dotata fisicamente e come sempre agguerrita quando gioca al Via Del Mare.

Liverani opta per un parziale turn over e schiera contemporaneamente i tre acquisti di gennaio, Tabanelli, Selasi e Legittimo, che finora non hanno apportato nulla alla causa giallorossa e ancor meno oggi, lasciando seri dubbi sulla bontà del calciomercato invernale.

Al doppio vantaggio giallorosso partita e campionato sembrano in discesa, ma poi due errori individuali permettono ai baresi di pareggiare i conti. Nel mezzo una formazione che si disunisce e si allunga, che non riesce a fare filtro a centrocampo, dove Selasi sbaglia tutto lo sbagliabile in fase d’appoggio, ma peccando anche in fase di filtro. Tabanelli è evanescente e non sembra essere l’uomo giusto che può dettare la giocata vincente. A complicare le cose ci pensa Liverani che toglie Torromino, l’unico attaccante che faceva movimento tra le linee, rendendo la manovra d’attacco prevedibile. I giallorossi nonostante il forcing continuo, dopo il pareggio degli andriesi, non creeranno più una palla gol fino alla fine.

Ne’ i subentrati, Costa Ferrira, Tsonev e Caturano, tutti giocatori che non giocano da mesi, potevano dare alla squadra quella scossa che serviva, anche se il bulgaro riesce a servire due belle palle ad un buon Di Piazza prima di eclissarsi nel nulla del centrocampo giallorosso.

Così Lecce – Andria finisce 2-2 e i giallorossi mancano per la terza volta la possibilità di allungare sulle inseguitrici e ipotecare un campionato che invece resta sempre aperto. Due punti nelle ultime tre partite casalinghe sono troppo pochi per una squadra che è stata sempre in testa con merito, ma che proprio ora sembra rallentare, ora che ci si prepara  allo sprint finale nelle poche giornate che restano.

Per non vanificare quanto di buono è stato fatto è giunta l’ora di tornare a correre, iniziando da domenica a Caserta.

 

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