Palermo – Pescara 3-0

Riepilogo

Il Palermo senza grandi sforzi si libera di un Pescara che probabilmente si era illuso per il primo posto e per la vittoria ottenuta contro il Lecce in 12 contro 9.

Di fatto i pescaresi hanno provato a fare la propria partita, ma la differenza tecnica tra le due squadre è troppo grande, per cui un 3-0 che ci sta tutto, nonostante i rosanero facciano un gioco ne’ spettacolare, ne’ avvincente, ma hanno tanta qualità.

Uno a zero al 37′ e chiusura della pratica in finale della partita, con gli uomini di Pillon che questa volta non possono contare sull’arbitro Di Paolo e devono accontentarsi delle proprie forze, evidentemente sopravvalutate anche dalla stampa nazionale, che in settimana aveva caricato gli abruzzesi ben oltre i loro meriti.

La partita è noiosa oltremodo, il Pescara prova a partire forte, ma mano mano esce il Palermo, che si fa pericoloso più volte fino al gol di Puscas su filtrante di Haas. Il leiv motiv sarà sempre lo stesso fino al finale quando arriveranno i due gol di Murawsky e Moreo, ovvero un maggiore possesso del Pescara, incapace di impensierire il portiere rosanero e il Palermo che tenterà il break di tanto in tanto, andando vicino al raddoppio in più di una circostanza, ma senza mai fare un gioco degno di questo nome. Ma contro una squadra che si rende pericolosa in una sola vera circostanza in tutto il match ha gioco facile.

La sensazione è che il Palermo andrà diretto in A, facilmente e senza passare dal via, nonostante Stellone, mentre il Pescara dovrà mangiarne ancora tanto di pane duro, o fare qualche pellegrinaggio in più ad Avezzano, prima di poter cantar vittoria.