Svegliarsi il giorno dopo una sconfitta è sempre un po’ deprimente, anche se sapevamo che questo campionato non sarebbe stato facile, anche se c’è solo una squadra in tutta la B che ha 0 nel tabellino delle sconfitte.
Non sempre per una tifoseria umorale come la nostra, nella quale una vittoria o una sconfitta fanno cambiare completamente le prospettive, è facile fare un’analisi equilibrata. Dal passare a campioni a brocchi è solo un attimo.
Al di là del risultato e di come si è svolta la partita e delle difficoltà incontrate a centrocampo, soprattutto nel secondo tempo, la partita di ieri ci dice una cosa non scontata, ovvero che il Lecce può davvero giocarsela con tutti.
Questa potrebbe apparire una contraddizione, ma analizzando bene il match è innegabile che i giallorossi avrebbero potuto portare a casa almeno un punto e forse di più con qualche accorgimento tattico differente e qualche sostituzione al momento giusto.
E questo è un punto da tenere in conto, ovvero il capitolo sostituzioni, non sempre apparse perfette, nei tempi e negli uomini. Sia chiaro che parlo da tifoso, però quando la squadra soffriva, soprattutto durante il secondo tempo, la necessità di cambiare appariva lampante. Così come appare evidente che qualche giocatore che meriterebbe qualche chance in più, almeno in partita in corso, non è proprio visto dall’allenatore, al quale vanno riconosciuti comunque i meriti per un avvio di campionato che resta positivo.
Questa squadra ha pregi e difetti e a seconda se emergono più i primi o i secondi può essere determinante per la prestazione complessiva e per il risultato. Il compito di Liverani è esaltare i pregi ogni volta che è possibile e limarne i difetti quando questi si presentino, anche non avendo paura di osare o di cambiare.
