Dopo Lecce-Andria. Tra presunzione, errori e ritardi…

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La squadra…

…ieri non c’era, ma è prematuro chiedere la testa di Tonino Asta, come già sta accadendo sui forum. Al di là di qualche singolo che ha deluso le aspettative, è mancata proprio una forma di squadra. Centrocampo leggero, difesa vacillante. Purtroppo per il terzo anno consecutivo è una creatura nata negli ultimi giorni di mercato, con giocatori che non si conoscono, senza il tempo di trovare quella compattezza necessaria per affrontare un esordio impegnativo. Tutto ciò ci costringe ancora una volta ad una partenza ad handicap, che poi rende tutto più complicato.

La tifoseria…

… (o gran parte di essa) continua ad essere presuntuosa. Dopo aver saturato i social network con inutili e controproducenti proclami di vittoria, tanto che sembrava che il campionato fosse già vinto, oggi piange miseria e rovina. Ancora non si è capito, al quarto anno di Lega Pro, che questo è un campionato infame, in cui accade di tutto, in cui il nome non serve a nulla. Non sono bastati tre anni per capire che il voler tutto e subito non porta da nessuna parte. Un pò di equilibrio farebbe bene. L’unica medicina è sostenere la squadra fino alla fine e pazientare quando le cose non girano bene. Non è sufficiente essere tanti, occorre anche essere “buoni”.

Gli avversari…

… formano una delle squadre più antisportive che abbia calcato il Via del Mare. Ma inutile prendersela. Una città da sempre all’ombra di Bari, una squadra senza una propria dignità e una propria identità giocano una partita normale credendola un derby e usano qualunque mezzuccio per avere un attimo di notorietà e di attenzione. Riescono perfino a non avere una propria esultanza e a scimmiottare quella altrui. Molti di quei giocatori ieri hanno raggiunto il punto più alto della propria carriera, altri hanno dimostrato un’intelligenza inversamente proporzionale alle doti tecniche, senz’altro buone. Stendiamo un velo pietoso.

L’arbitro…

…distribuisce cartellini in maniera personale, dimostrando di aver perso di vista il regolamento, manca un’ espulsione, lascia correre sulle continue provocazioni e perdite di tempo e inventa di sana pianta un rigore. Non ci sarebbe null’altro da aggiungere, se non un interrogativo. Perché al quarto anno in questa categoria dobbiamo ancora vedere arbitraggi di questo tipo? Il primo anno ho pensato che fosse per dimostrare imparzialità con la “grande” squadra, il secondo poteva ancora essere la stessa cosa, il terzo questa teoria vacillava profondamente, ma se il quarto deve essere sulla falsariga dei primi due c’è seriamente qualcosa che non torna. Certo è che prima partita, primo rigore inventato non è certo un grande biglietto da visita. Non vogliamo certo essere aiutati, ma rispettati si.

Il futuro…

… non lo conosce nessuno, ma come non era scontato ieri in positivo, non lo è neanche oggi in negativo. Per cui continuiamo ad essere fiduciosi, perché la squadra c’è, ci sono le alternative, ci vuole tempo. Non troppo, speriamo.
Photo credit: Fedewild  License: Creative Commons BY-SA 2.0

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10 commenti su “Dopo Lecce-Andria. Tra presunzione, errori e ritardi…

  1. ULTRAS ANDRIA il said:

    ma perchè voi leccesi di merda non sapete perdere…?????? vi ricordo schifezze mezze umane che eravate in 10.000 , noi 300 per colpa della vostra società e questura…… siete rimasti zitti a guardare e a provare invidia………..Dove erano gli ultras….. LECCE MERDA SEMPRE….

  2. Mi spiace, ma siete voi che non sapete vincere, troppo preoccupati a compiacere i baresi. Sai cosa resterà di questa partita? Mica che l'Andria ha vinto a Lecce, non se ne ricorderà nessuno, ma solo il fatto che un barese ha fatto il trenino. Se vi piace così contenti voi.

  3. Seriamente: ma possibile che nessuno di loro si sia accorto che a livello di tifo non li hanno proprio considerati nè prima, nè durante, nè dopo la partita?Non sto a discutere se sia giusto o sbagliato, ma l'atteggiamento degli UL questo è stato, nonostante le provocazioni in campo e sugli spalti.

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