Scusate il Ritardo

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SEMBRA che finalmente la società dei leccesi abbia preso in mano la situazione di una squadra in evidente stato di smobilitazione, dopo le pessime prove di  Matera e del Via del Mare con il Messina, ed abbia deciso di esonerare Padalino. Ripeto SEMBRA, perché, a parte alcune indiscrezioni giornalistiche, nulla traspare dall’ermetico silenzio stampa in cui detta società si è trincerata dopo la contestazione, seppur blanda, seguita alla débâcle di Foggia.

Se tali indiscrezioni fossero vere la squadra verrebbe affidata a Roberto Rizzo, mister locale, sostanzialmente gradito alla piazza, che già una volta era giunto in soccorso della squadra in difficoltà (con scarso successo per la verità) ma mai dimenticato come artefice della primavera pigliatutto dei Vucinic, Ledesma, Bojinov, Pellè e via dicendo, nonché come secondo di uno degli allenatori più vincenti della storia recente del Lecce, quel De Canio che forse presagì la fine che avremmo fatto e abbandonò la nave che di lì a poco sarebbe ignominiosamente affondata. Bene.

Chiunque andrebbe bene al posto del mister della discordia, del “foggiano” che i più danno a Foggia a festeggiare la promozione ormai da settimane. Quello che stupisce è il (colpevole) ritardo con cui SEMBRA presa questa decisione: i giochi erano evidentemente già fatti dopo la trasferta di Foggia. Promozione diretta salutata, secondo posto quasi in cassaforte. Perché dunque aspettare un altro mese? Perché non concedere ben due mesi di preparazione al nuovo mister?

Due mesi in cui si sarebbe potuto ri-allestire una squadra vecchia si, ma con idee, schemi, stimoli nuovi. Perché, inutile negarlo, durante tutto il campionato Padalino non è riuscito a dare un’ identità vincente a questa squadra, i cui risultati sono figli molto più dei valori tecnici dei singoli calciatori che non dei dettami tattici di Padalino. E questo era già evidente a Novembre.

Stupisce come soprattutto il ds Meluso, che di calcio sa, non se ne sia accorto. O non se n’è voluto accorgere? Chiaro che al tifoso medio il gioco di Padalino sembrasse il Verbo calcistico, se confrontato al non-gioco di Braglia sopportato durante tutta la scorsa stagione. Negli ultimi turni di campionato è apparsa ai più evidente la volontà del mister di farsi esonerare per forza: esperimenti tattici da Trattamento sanitario obbligatorio, scelte tecniche e cambi da reparto psichiatrico, squadra evidentemente lacerata al suo interno e nei rapporti con il mister e con i “suoi”, Agostinone in testa. Cosa fatta capo ha.

SEMBRA che finalmente gli eventi abbiano preso una piega diversa. Il nuovo mister, forse, avrà un mese per riparare i danni, rinfrescare schemi, movimenti e stimoli di un gruppo che appare allo sbando. Un solo cruccio: alla luce di quanto si è visto in questo mese questa decisione arriva con un mese di ritardo, mese che speriamo non risulti decisivo in chiave playoffs.

Di sicuro l’esonero avrebbe evitato un mese di contestazione e, almeno, la lacerazione fra tifoseria e squadra. Dalla società, oltre ed attraverso il silenzio stampa, ci aspetteremmo almeno un “…scusate il ritardo“.

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