La Compagnia di Ventura e quella splendida cavalcata verso la B

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L'attaccante barese fu uno dei protagonisti
Francesco Palmieri

Negli ultimi giorni ho letto spesso paragoni tra il Lecce di questi tempi e la squadra di Ventura, di come quello avesse vinto  e dominato in scioltezza il campionato.

Pure io conservo un ottimo ricordo di quell’anno, dell’entusiasmo che lo caratterizzò,  dei tanti gol firmati FranciosoPalmieri, delle sgroppate sulla fascia di Mazzeo. Però ripensando a quel campionato mi sono pian piano affiorati alla mente alcuni vaghi ricordi che sembravano rimossi: le polemiche per i troppi pareggi, il Castel di Sangro che non mollava,  la paura nel finale di essere superati…

Così sono andato a cercarmi sul web tutto ciò che riguardava quel campionato e con mia gran sorpresa ho scoperto che le sconfitte furono ben sei e addirittura tredici pareggi. A fine campionato i punti furono 61.  Se questo numero vi dice qualcosa è perché è lo stesso numero di punti fatto dal Lecce lo scorso anno e, fortuitamente, anche due anni fa (se credete nella cabala potete giocarvelo al lotto).
E questi punti li conquistò giocando due partite in più di quelle disputate negli ultimi campionati, con una media punti di conseguenza inferiore. Se cavalcata fu, quindi, non fu né semplice né scontata. Però era una squadra che segnava tanto e divertiva noi tifosi molto di più di quanto non abbia fatto questo Lecce negli ultimi tre campionati.
Ora ognuno tragga le proprie conclusioni. Il campionato allora era più equilibrato con differenze tecniche tra le prime e le ultime molto ridotte? Avversari inferiori a quelli incontrati in questi anni? Certo è che quella squadra non ebbe quel cammino trionfale di cui si favoleggia, i ricordi spesso ingannano.
Questo a dimostrazione che, senza nulla togliere alla “compagnia di Ventura “che riuscì a centrare una doppia promozione, a volte non bastano i punti per raggiungere i risultati, ma occorre anche fortuna, capitare nell’anno giusto, contro certi avversari piuttosto che certi altri e che tutto giri per il verso giusto.

D’altra parte i punti che il Lecce ha raccolto lo scorso anno nel girone B, sarebbero stati sufficienti per salire  se ci si fosse trovati nel girone settentrionale e quelli di due anni fa sarebbero bastati per salire se ci si fosse trovati nel girone B. Insomma, al netto dei playoff persi, anche la fortuna non è stata dalla nostra parte.

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