Cinque motivi per vincere con il Cosenza

Come sempre accade, dopo un periodo estremamente positivo, c’è grande entusiasmo, ma può esserci il rovescio della medaglia, ovvero un certo appagamento da parte dei giocatori per quanto fatto.

Liverani finora si è dimostrato capace anche di dare i giusti stimoli, pur senza caricare la squadra di ulteriori gravi oltre quelli ambientali.

In ogni caso, a scanso di equivoci, ho voluto elencare cinque motivi per portare a casa i tre punti nel ponte di Ognissanti contro il Cosenza

1. Per la storica rivalità con i cosentini, che affonda le radici a quasi tre decenni fa. Sì, ne è passata di acqua sotto i ponti ma quel gol di Maini è nei nostri ricordi e nei loro incubi.
2. Ancora di più… bisogna vincere perché dall’ altra parte c’è l’ex Braglia, a quanto si dice col dente avvelenato. Nessun veleno da parte nostra, ma battere l’uomo del “primo non prenderle” è un obbligo morale.
3. Per non vanificare il risultato di sabato. Quella che doveva essere una giornata pro Catania ha detto tutt’altro e Lucarelli ha affermato che ha visto i suoi appagati… si vede che si accontentano di poco, noi no.
4. Perché alla viglia di Halloween il Lecce deve far paura agli avversari, con un attacco spaventoso e gol mostruosi come quello di Mancosu non può andare diversamente.
5. Infine perché ci siamo abituati a vincere e non ci va di smettere più. Il Lecce è la nostra droga settimanale e lunedì alle 20:44 saremo ormai in crisi di astinenza.

Chiaramente siamo consapevoli che non si possono vincere tutte, che il campionato è difficile, che è presto, che i conti si fanno a marzo (o aprile? o maggio?), che bisogna volare bassi ecc. ecc, ma non possiamo indossare il cilicio o fustigarci come qualcuno ci invita a fare.

Vinciamo? Godiamoci le vittorie, che per piangere per le sconfitte c’è tempo.