Lecce – Salvare le ali

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Durante tutto il girone di andata tra i giocatori che più hanno deluso le aspettative possono essere annoverati a pieno titolo gli esterni d’attacco (o di centrocampo, a seconda di come si vuole vedere il modulo), Doumbia e Carrozza. Ma anche chi li ha sostituiti nel ruolo non ha mai brillato. Dopo tre anni di Lerda si può avanzare il dubbio che il problema possano non essere i giocatori, ma il modulo dell’allenatore cuneese che soprattutto negli ultimi due anni ha mortificato il gioco delle fasce. Difficilmente si sono viste sovrapposizioni sulle ali, mai si è vista la profondità. Gli esterni si sono trovati molto spesso a dover affrontare sulla trequarti il raddoppio degli avversari.

In queste prime due partite, con Pagliari in panca, si è visto qualcosa di nuovo. Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma Doumbia sembra già un altro giocatore rispetto a quello abulico e costantemente in difficoltà di tutto il girone di andata e lo splendido assist di esterno fa ben sperare. La prestazione di Carrozza è stata ancora sottotono, ma da un suo inserimento su una splendida apertura di Miccoli è nato il gol del 2-0. E la stessa prestazione di Lepore nel turno precedente, domenica costretto a giocare dietro per coprire un ruolo scoperto, è stata sopra a ciò che avevamo visto in passato. Quindi una delle prime missioni di Pagliari è quella di salvare le ali ad un Lecce finora troppo spesso chiuso in corridoi centrali intasati e impraticabili.

Photo credit: Fedewild  License: Creative Commons BY-SA 2.0

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