Lecce vs Francavilla. Analisi della partita.

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Torromino Hulk esulta
Vittoria netta e primo posto solitario (non accadeva dal primo campionato di Lega Pro). Non c’è che da essere contenti per il risultato con il Francavilla.
Un Torromino esplosivo firma una tripletta, con il terzo gol veramente fantastico e blinda partita e primato.  Con Caturano meno brillante sotto porta delle prime partite (ma sempre importantissimo per il gioco di Padalino) rimane il rammarico per un Lepore che anche questa volta non riesce ad essere incisivo. Nella nuova posizione è almeno più propositivo però sbaglia più di quello che ci si aspetterebbe, veramente troppo. Nonostante la stima e l’affetto per il ragazzo di San Pio più di qualcuno si chiede se debba davvero essere titolare inamovibile.

Bene il centrocampo. In un match in cui Padalino cambia le carte sul tavolo e la formazione sul campo, brilla anche il finora semisconosciuto Tsonev, vera sorpresa di questa partita. Tecnica e senso della posizione sono da categoria superiore, regala qualità ad un centrocampo già di standard alti. Arrigoni e Mancosu fanno il resto, ma a questo siamo abituati.
Anche la difesa è parzialmente rivoluzionata. La sorpresa qui è l’esclusione di Cosenza dal gruppo dei quattro. E anche in questo caso il gioco delle tre carte riesce a Padalino. Ottima prestazione del reparto (con Giosa che spicca). Solo Bleve è un po’ sottotono, dopo la giornata disastrosa nella partita precedente è autore di un paio di sbavature sulle uscite, una delle quali rischia di costare cara. Sicuramente non è nel suo momento migliore.
Ora non bisogna addormentarsi sugli allori del primo posto solitario, il campionato è ancora lungo e da qui in avanti potrebbe cambiare spesso la posizione (così come lo stato umorale), non si è fatto ancora nulla.
Però questa partita, al di là del risultato ci dice molto di più. Ci dice che la rosa del Lecce è competitiva anche nei giocatori che non hanno tanto spazio o che sono stati utilizzati di meno e questo è un fattore molto importante, perché possiamo affrontare le partite con più serenità, perché squalifiche e (speriamo di no) infortuni possono essere assorbiti meglio che in passato. Ci dice anche che Padalino sa adattarsi agli uomini e adattare agli uomini a disposizione, sa anche cambiare se le esigenze lo richiedono (pochi al posto suo avrebbero avuto il coraggio di lasciare Cosenza in panchina).
Naturalmente non tutto è perfetto, a voler fare l’avvocato del diavolo ci sono anche dei lati negativi. In alcuni frangenti della partita la squadra si è un po’ adagiata, allungandosi e lasciando campo agli avversari. Inoltre pur essendo devastante durante le ripartenze in velocità, le azioni manovrate ad avversario schierato sono spesso risultate un po’ troppo lente e prevedibili, prediligendo lo sfondamento centrale, piuttosto che il gioco sulle fasce e l’uno-due, piuttosto che la profondità. Questo contro squadre chiuse può essere un problema, come d’altra parte lo è stato spesse volte quest’anno. Abbiamo gli uomini giusti per ovviare anche a questo problema,
Inoltre nel computo complessivo delle azioni da gol abbiamo raccolto meno di quanto prodotto. Ma credo che tutti firmeremmo per sbagliare tanti gol e vincere tutte le partite con un 3-0.

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