Le colpe del mercato

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La partita di ieri sera, contro la Salernitana,  ha evidenziato, ove ce ne fosse bisogno, alcune lacune strutturali della nostra squadra che ci portiamo appresso dall’inizio di questo campionato.

Non voglio essere critico a tutti  costi e di certo non è il risultato negativo a farmi scrivere questo articolo bensì la convinzione che la squadra è stata costruita con alcune pecche abbastanza evidenti.
Lungi da me l’idea di creare polemiche in questo momento delicato per il nostro futuro, ma guardiamo la realtà dei fatti con serenità, senza distribuire sentenze gratuite come purtroppo si vede fare in giro da autorevoli colleghi della carta stampata e meno stampata.

Io credo che A. Tesoro potrà diventare un buon ds, perché è giovane, ha una sua idea di calcio, conosce giocatori giovani e meno giovani e si muove bene in sede di mercato allacciando alleanze che possono far comodo in altre occasioni. Di contro ha dalla sua che essendo nuovo e giovane ha dovuto subire più di qualche passaggio a vuoto (penso all’affare Negro saltato per il veto di Lotito oppure alla serie di rifiuti che di fatto ci hanno privato di qualche giocatore).
Giudicando dall’esterno, credo che si sia affidato un po’ troppo ai desideri dei vari allenatori di turno.
Se quest’estate è stato Lerda ad dare indicazioni precise sugli uomini da prendere (Della Rocca, Donida per esempio) e quelli da lasciare (Zigoni soprattutto) e tutti quelli da confermare che ci ha portato ad avere una squadra decisamente vecchia anagraficamente, a gennaio credo che Bollini abbia detto la sua con i 4-5 giovani inesperti che ci ritroviamo ma è nel mezzo che manca qualcosa. Manca l’intuizione del ds, manca la continuità del progetto. Se io guardo la rosa di questa squadra mi accorgo che non abbiamo un sostituto adeguato a Moscardelli, manca un uomo d’ordine a centrocampo vista l’annata negativa di Gomes e gli infortuni a catena. Questa doveva essere l’intuizione del Ds, capire cioè che aldilà delle richieste specifiche ci dovevano essere gli interventi per coprire adeguatamente ruoli e riserve.
Avrei preferito qualche cessione eccellente a gennaio piuttosto che lasciare scoperti questi ruoli, perché alla fine è per questo motivo che non stiamo riuscendo a dare continuità a qualche buona prova.
Lo Zigoni di turno che entra e segna non solo non l’abbiamo ma ce lo sogniamo di notte quest’anno.
Insisto infine su un altro fattore. Il fatto che un giocatore abbia esperienza o abbia giocato in un campionato maggiore, non fa di lui il sicuro titolare, soprattutto se sta stentando da mesi.
Se riusciamo a capire questo forse avremo meno stravolgimenti di formazione in queste partite rimaste.

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3 commenti su “Le colpe del mercato

  1. le squadre non si fanno a gennaio vero.ma se una squadra vuole salire non può prescindere da un programma serio che anticipi le vicissitudini di una stagione.se dovessi racchiudere il mercato del lecce e in generale la programmazione vista in questi quasi tre anni, questa parola sarebbe: IMPROVVISAZIONE.

  2. Anonimo il said:

    a prescindere dalle valutazioni sugli anni passati e sul mercato estivo, l'impressione è che al Lecce sarebbe bastato poco per dire la sua in maniera più autorevole

  3. In fondo sarebbe bastata una punta centrale al posto dell'ennesimo trequartista/ala/seconda punta. Lo si sarebbe potuto prendere anche in serie D, chè avrebbe dovuto fare per lo più panchina e in serie C, mica in Champions…Sostanzialmente condivido l'articolo.

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