Negli ultimi anni quella contro il Matera non è stata quasi mai una partita come le altre, si è caricata spesso di motivazioni, aspettative o delusioni. E anche quest’anno capita in un momento particolare, con il Lecce reduce da un pareggio assurdo in casa e il fiato delle inseguitrici sul collo.
Lo scorso anno, alla lettura dei calendari, vedendo che si sarebbe giocata alla 35^ giornata, abbiamo immaginato che sarebbe potuta essere quella decisiva per la B. Invece le cose andarono diversamente, il Matera perse contatto con la vetta dopo l’andata, la sconfitta di Francavilla e poi la debacle di Foggia spensero i sogni giallorossi. Divenne la partita dei rimpianti, un pareggio che non passerà alla storia.
La gara di andata invece fu una delle peggiori giornate per il Lecce, una sconfitta netta, per 3-0 senza possibilità di replica che lasciò qualche stralcio di polemica, quando ancora erano in quattro a contendersi il primo posto.
Il Lecce a questa partita ci arriva da primo, il Matera è a soli quattro punti e viene da quattro vittorie consecutive (guarda commento e highlights della vittoria a Catanzaro). Sarà una partita complicata, non fosse altro per l’ emergenza difensiva, ma non c’è il tempo di preoccuparsene, il Lecce che deve vincere il campionato deve passare oltre e trovare le motivazioni e le forze anche nelle difficoltà.
Dall’arrivo di Liverani questo è lo scoglio più arduo, almeno tenendo conto della qualità dell’avversario e ci darà indicazioni su quanto questo Lecce, inteso come collettivo, vale davvero. È il primo vero collaudo di un certo livello per l’allenatore giallorosso, che finora si è trovato ad affrontare squadre di media bassa classifica.
Come si ripete spesso, e come ha detto lo stesso Liverani, in questo momento della stagione la posizione in classifica conta relativamente. Ma è anche vero che è proprio in questo periodo, ad un quarto del campionato, che si iniziano a definire i rapporti di forza tra le varie squadre e una prova maiuscola del Lecce sarebbe un bel segnale alle concorrenti.
Tenuto conto che le dirette inseguitrici sono chiamate a giocare partite apparentemente più semplici, mantenere la posizione sarebbe auspicabile, anche in considerazione del fatto che i giallorossi non hanno ancora usufruito del turno di riposo.
Non è vero, quindi, che un’eventuale sconfitta in questo periodo dell’anno sarebbe quasi indolore, non esistono sconfitte indolori, men che meno per chi deve vincere il campionato. E per chi deve vincerlo esiste un solo risultato a cui puntare.
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