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| Secondo qualcuno in molti si starebbero contendendo il Lecce |
È la domanda che, legittimamente, noi tutti tifosi del Lecce ci poniamo da quando i Tesoro hanno annunciato di voler lasciare. Tutti vorremmo sapere che c’è un acquirente e che fosse economicamente il più solido possibile e quindi ci viene automatico cliccare su tutti i titoli che parlano di questo, per vedere se ci sono novità. E spesso, sempre più spesso, ci ritroviamo di fronte a cordate locali, gruppi nazionali, sceicchi, emiri ed extraterrestri che hanno l’intenzione di rilevare la squadra salentina.
Manca solo il texano alla Tim Barton di barese memoria per completare il quadretto. Il problema serio è che mancano ancora un bel po’ di mesi alla scadenza prefissata per la vendita e queste notizie incontrollate si susseguono e credo che alla lunga logorano. Non so se destabilizzino l’ambiente, che sembra un po’ rasserenatosi dopo i fuochi d’artificio della scorsa settimana, ma di certo fanno perdere di vista l’obiettivo principale.
L’impressione è che spesso alcuni media locali usino il nostro bisogno di notizie e rassicurazioni per vendere qualche copia in più del loro giornale o per ottenere qualche click in più sulle loro pagine. Mi auguro che non sia così, perché se è giusto che vivano sulle notizie del Lecce e sul Lecce (è il loro mestiere), non sarebbe nè etico nè accettabile che lo facessero prendendo in giro la nostra passione.
L’ideale è che da oggi a giugno si pensasse solo a raggiungere ciò che tutti (si spera) ci auspichiamo, sgombri da qualunque polemica e qualunque non-notizia. Sarebbe augurabile che venissimo informati solo di eventuali novità concrete e non di “sentito dire”.
Ovviamente se c’è un Morabito che dice di interessarsi al Lecce, è giusto che venga riportata la notizia ed eventualmente l’intervista. Ma tutto ciò che non è verificabile dovrebbe restare lì, tra i “si dice” e “ho sentito” e non dovrebbe finire sui giornali, per il bene del Lecce e per rispetto ai tifosi.
Certo, anche io vorrei uno sceicco, che ci portasse Guardiola allenatore, Messi in attacco e ci facesso lo stadio nuovo.
Ma la realtà è diversa e dice che quando eravamo in serie A si è presentato solo tale Eugenio Filograna (che per la cronaca non è quello delle scarpe), una cordata dileguatasi quando sono state richieste garanzie e poco altro.
Certo, nulla è impossibile, non poniamoci limiti alla fantasia e al sogno, però sarebbe corretto se non si alimentassero false speranze ed effimere illusioni sul nostro amore.
Chi vivrà vedrà. Per ora c’è un obiettivo ben più concreto ed immediato da raggiungere ed è l’unica cosa che conta realmente.
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Condivido in toto e aggiungo che proprio in questi casi si vede la differenza tra un buon giornalista ed un buon giornalaio.
Condivido in pieno e rivendico il diritto di fottermene di cordate e sceicchi fino a giugno. Mi godo le partite. Poi si pensa.